Grandi novità riguardanti questo contributo sono in arrivo. Assegno Unico, cosa devi sapere sul provvedimento.
Considerati da molti italiani fondamentali per arrivare a fine mese gli aiuti erogati dallo stato e dall’INPS, come in questo caso, sono delle misure molto importanti che non bisognerebbe mai scordare di richiedere, qualora si rientri in una categoria che ne può ancora beneficiare. Molti italiani infatti non sanno per scarsa informazione o semplice non conoscenza della legge di poter ricevere effettivamente dei bonus.
L’Assegno Unico è una vera e propria salvezza per tanti nuclei familiari. Si tratta di un contributo mensile che viene erogato in proporzione all’ISEE dichiarato da una famiglia e che va ad interessare i genitori di un figlio dal settimo mese di gravidanza fino al suo compimento del ventunesimo anno di età, con alcune importanti eccezioni da tenere in conto.
Famiglie numerose e genitori che hanno a carico figli con disabilità certificate sono infatti beneficiari dell’Assegno Unico anche per periodi di tempo ben superiori a quello indicato poco innanzi: cerchiamo di vedere nel dettaglio in che modo funzioni questo contributo e in quali casi è conveniente richiederlo dopo che, chiarendo ogni dubbio, avrete inteso alla perfezione che cosa prevede la normativa dell’INPS.
Assegno unico, come puoi fare
A partire dal 2026 a richiedere l’Assegno Unico potranno essere i genitori di figli a partire dal settimo mese di gravidanza fino ai 21 anni di età dello stesso, a patto che questo sia iscritto ad un corso di studio, lavoratore con un reddito annuale non superiore agli 8.000 € o impegnato in un tirocinio ufficialmente riconosciuto. Chiaramente per richiedere il tutto sono necessarie le certificazioni di residenza in Italia.

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La presentazione della richiesta deve avvenire entro il 30 giugno del 2026, altrimenti non si percepiranno eventuali arretrati – se per esempio lo richiedete a maggio, potete ottenere l’arretrato di marzo – mentre per quanto riguarda gli importi, dipendono dal vostro ISEE e sono così distribuiti:
- ISEE inferiore a 17.468,81 € annuali – 203,8 € per figli minorenni o per figli in condizioni di disabilità, 99,1 € per figli maggiorenni. In più, 99,1 € di maggiorazione per figli con disabilità medie o gravi e per ogni figlio in più.
- ISEE inferiore a 32.025,62 € annuali – 130,4 € per figli minorenni o per figli in condizioni di disabilità, 63,8 € per figli maggiorenni. In più, 99,1 € di maggiorazione per figli con disabilità medie o gravi e 57,9 € aggiuntivi per ogni figlio in più.
- ISEE inferiore a 46.582,71 € annuali – 58,3 € per figli minorenni o per figli in condizioni di disabilità, 29,1 € per figli maggiorenni. In più, 58,3 € di maggiorazione per figli con disabilità medie o gravi e 17,4 € aggiuntivi per ogni figlio in più.
Cifre che sono sicuramente importanti per famiglie in situazioni complesse come, ad esempio, crescere un bambino con un ISEE molto basso. Non scordatevi di chiedere il contributo, se rientrate in queste categorie.
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