L’altro ispettore, tutte le curiosità sulla nuova serie tv Rai: trama, libro, dettagli

Una delle proposte più interessanti di questa stagione è rappresentata dalla nuova serie Tv Rai “L’altro ispettore”, conosciamone meglio trama e cast, oltre al libro da cui è tratta.

Le fiction sono da tempo uno dei punti di forza della programmazione Rai, in grado di catturare sempre l’interesse di milioni di telespettatori, grazie a storie di vari generi e a cast azzeccati. Tra le proposte più interessanti c’è “L’altro ispettore”, in onda su Rai1, tratta dall’omonimo libro di Pasquale Sfrò, che punta a sensibilizzare il pubblico su un tema che purtroppo è ancora fortemente di attualità, quello delle morti sul lavoro.

Nonostante si parli spesso e in modo quasi costante dell’importanza di tutelare la sicurezza di chi lavora, specialmente se si è alle prese con compiti rischiosi, sono purtroppo ancora diverse, decisamente troppe, le persone che perdono la vita mentre stanno svolgendo il loro dovere. Al centro della trama c’è proprio l’ispettore Domenico Dodaro, per gli amici Mimmo, un ispettore del lavoro chiamato a vigilare sulle condizioni presenti in tante aziende, poco attente a quello che servirebbe fare a tutela dei dipendenti.

“L’altro ispettore” su Raiuno: cosa aspettarci dalla serie Tv

“L’altro ispettore” è una serie Tv in tre episodi, diretta da Paola Randi, ambientata a Lucca, che si pone un obiettivo nobile e importante, sensibilizzare su quanto ancora si debba fare a tutela della sicurezza del lavoro per cercare di fare in modo che la lunga lista di persone che hanno perso la vita per guadagnare uno stipendio finisca di essere aggiornata. Il lavoro è dedicato a Luana D’Orazio, operaia di 22 anni, morta nel 2021, presso un’azienda tessile di Montemurlo (Prato) dove lavorava dopo essere stata risucchiata dall’orditoio.

La mamma, Emma Marrazzo, continua a chiedere giustizia per lei, soprattutto dopo che nel processo a suo carico è stato assolto il tecnico manutentore, che avrebbe avuto il compito di controllare il macchinario che è stato fatale alla ragazza. A interpretare il ruolo dell’ispettore del lavoro è Alessio Vassallo, chiamato a vigilare affinché le aziende rispettino le norme previste per legge, cosa che purtroppo però non sempre avviene. Anzi, incuranti di tutto questo si pensa sempre di farla franca e solo quando la situazione finisce male si prova a correre ai ripari.

L’attore è certamente felice di essere stato scelto per un ruolo così importante, che può toccare la mente e il cuore di chi seguirà “L’altro ispettore”, anche se non è stato semplice mettersi nei suoi panni. “Il mio è un ispettore insolito, senza pistola – sono state le sue parole a ‘Repubblica’ – ha da poco perso la moglie, e si trasferisce da Reggio Calabria a Lucca con la figlia. Mi è stata data una grande responsabilità nel mettere in scena un personaggio del genere. Non era facile trovare il giusto equilibrio tra la delicatezza di un tema come quello delle morti sul lavoro, e il filo d’ironia nel racconto di questo ispettore, che si barcamena tra impegno e famiglia. Parliamo di braccia e mani che costruiscono l’Italia. Quando capita di passare davanti a un cantiere e vediamo gli operai al lavoro, dobbiamo pensare che queste persone sono la locomotiva del nostro Paese”.

Angelica Tuccini è invece Mimì, la figlia dell’ispettore, mentre Cesare Bocci è un amico di famiglia, ancora più cruciale dopo che Mimmo ha perso la moglie, un mental coach in sedia a rotelle sopravvissuto all’incidente in cui, anni prima, aveva perso la vita il padre di Domenico. Nel cast Francesca Inaudi, nel ruolo della pm Raffaella Pacini, ex compagna di liceo del protagonista, con la quale si ritroverà a lavorare.

Pasquale Sgrò è orgoglioso che dalla sua opera sia stata tratta una serie, soprattutto per la tematica particolare su cui è incentrata: “Io scrivevo per piacere, ero un ispettore del lavoro. Collaborare alla fiction è stata una grande esperienza, sono molto contento. Gli infortuni sono un problema sociale, che riguarda tutti. Spero si prenda coscienza del problema“. La regista Randi avrà poi il compito anche di dirigere il film dedicato a Giulia Cecchettin, ma questo è un progetto ancora tutto in divenire.